Fu presidente e amministratore delegato di Cotonificio Albini SpA, il maggior produttore europeo di tessuti per camiceria di alta qualità. Laureato in discipline economiche e sociali all’Università Bocconi di Milano, iniziò la sua esperienza nell’azienda di famiglia nel 1981 dove si dedicò allo sviluppo dei mercati. Primogenito della quinta generazione della famiglia Albini, proprietaria del Cotonificio dal 1876, venne nominato amministratore delegato nel 1989. Sotto la guida di Silvio, dei fratelli Andrea e Stefano e del cugino Fabio, l’azienda iniziò un processo di crescita, industriale e commerciale, basato sull’innovazione, sul valore intrinseco del made in Italy e sulla stretta collaborazione con le più famose griffe d’alta moda, i retailer più importanti e i migliori camiciai al mondo. Nel 1992 furono acquisiti Thomas Mason e David & John Anderson, due marchi britannici dalla struttura commerciale internazionale e dall’importante heritage; nel 2000 venne acquisito anche Albiate 1830, marchio oggi legato al mondo del denim e della camicia sportiva. Investire, innovare, eccellere, internazionalizzare furono parole d’ordine nello scenario aziendale: si passò da 1 a 7 siti produttivi, per un totale di quasi 1.400 dipendenti. Dal 1991 al 1994 fu presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo, di cui fu prima vice presidente. Presidente dal 1997 del Consorzio Italiano Produttori Tessuti per Camiceria, dal 2011 al 2015 fu presidente di Milano Unica, la fiera dell’eccellenza tessile italiana. Fu membro della Giunta di Sistema Moda Italia (SMI), del Consiglio di Amministrazione di Confédération Européenne du Lin et du Chanvre (CELC). Fu presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Adriano Bernareggi dal 2013 al 2016. Fu anche membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Zaninoni di Bergamo.